tanto per dire qualcosa
lunedì, novembre 28
  13 Novembre 2005 - Resegone

"Se ti scrivo solo adesso e' che sono io cosi'
e' che arrivo spesso tardi quando sono gia' i ricordi
che hanno preso casa qui..
Non e' vero cio' che ho detto
qui c'e' tutto a dire che ci sei
Fai buon viaggio e poi riposa se puoi.. "

Le 3:00 del mattino

Quasi quasi mi mancava.
Erano mesi ormai che mi lasciava andare in giro per montagne da solo.
Niente piu' nano, niente ascia, niente pergamena, niente piu' racconti...
Forse era in giro per altri mondi e altri tempi o forse voleva semplicemente vedere se me la sarei cavata anche senza di lui.
E adesso eccolo, al solito arriva senza avvisare, mi si materializza li' davanti, neanche il tempo di dire bentornato e come sempre comincia a borbottare:

"Umpff!!! Sei il solito incosciente! Domani ti aspetta una bella scarpinata e tu che fai? Te ne stai in giro fino alle 3 di notte!!! Hai idea del freddo che mi sono preso a rincorrerti per tutta Milano? Poi alla fine ho deciso di venire qui ad aspettarti... tanto prima o poi torni sempre a casa... Adesso dormi e riposati se puoi, faccio io il turno di guardia. Guarda cosa tocca fare ad un vecchio e malandato nano delle colline... Umpfff..."

Caro vecchio Flint, mi mancavi... davvero... buonanot.t..e....

Ore 6:30

La sveglia, implacabile, non perde un colpo... ora di alzarsi... mi guardo in giro in cerca di Flint e, come volevasi dimostrare, il prode guerriero del "faccio io il turno di guardia" e' li' che se la dorme della grossa... Gli passo vicino e puff! Sparisce, con armi e tutto...
ancora una volta sono lui...
ancora una volta Flint...

Sveglio il Dragone e passo a prendere i compagni di avventura: i temerari Stantuffo Coni e Bandi L'Impastatore; tutti sono pronti ai loro posti, oggi non sara' proprio una scampagnata. Ci avrebbe dovuto accompagnare, di ritorno da una missione nella terra dei limoni, una nuova guerriera; colei che distribuisce "la penna che da' luce" all'ultimo momento ha pero' preferito rimanere a vegliare sul parentado e sul desco della sua dimora... saggia persona!!!
La speranza e' che prima o poi trovi l'occasione per unirsi al gruppo :-)

Per strada pochi incontri poiche' molti dragoni sono stati fermati da un'ordinanza dell'autorita' costituita. Dirt Blue fila via veloce e sicuro per strade appena sfiorate dal divieto e, in men che non si dica, ci porta al nostro punto di partenza:
lo spiazzo da dove parte la salita meccanica ai Piani d'Erna...
qui invece molti dragoni stanno riposando, evidentemente i loro padroni hanno preferito partire presto per ovviare all'ordinanza e adesso stanno gia' attaccando queste montagne di Manzoniana memoria.
Colazione al piccolo ristoro dei viandanti, vestizione, un occhio alla carta dei sentieri e.. si parte!!! Il passo e' al solito sicuro e spedito; in poco piu' di mezzora siamo alle baite Costa, con la cappelletta dove ci fermeremo al ritorno; camminiamo ancora una ventina di minuti e poi prima sosta, per bere un po' d'acqua e togliere gli indumenti pesanti: un bel sole sta spuntando sopra la nebbia che ci ha accompagnato fino a qui...
Ripartiamo e subito mi accorgo di qualcosa che non va.
Faccio fatica a respirare e mi fa male la schiena, non riesco a capire perche' ma il nano dentro me se la ride:

"Ti avevo detto che eri un incosciente :-PPP E adesso che fai? Non ce la farai mai ad arrivare su... Non puoi mica dormire tre ore e poi affrontare 1200m di dislivello :-)".

Testardo vado avanti; gli altri due, passo sicuro e regolare, vanno su come dei treni e non si sono accorti di niente. Pero' a tutto c'e' un limite...
Per la prima volta da quando giriamo per sentieri chiamo una sosta e avviso gli altri che dovranno fare senza di me; insistono perche' provi a salire con loro, magari rallentando.
Non e' questione di cadenza... e' proprio che sono svuotato, dov'e' il dono di S.Grato? Certamente non e' piu' con me.
Li convinco a proseguire e dico che li aspettero' giu', al rifugio intermedio, dove tra l'altro nel pomeriggio dovremmo incontrare Marcel, colui che plasma il legno.
Cosi', malinconicamente, li guardo riprendere la salita, saltabbeccando tra una radice e un sasso coperto dalle foglie autunnali.. ciao amici, salutate la vetta per me.
Rimetto la giaccavento, fermo qui al coperto del bosco comincio ad avere i brividi di freddo. Mi siedo su un sasso e aspetto di (spero) riprendermi un attimo, per poter almeno scendere con tranquillita'.
Intanto Flint continua a ridere di me e a farmi prediche...
Senza accorgermi passa quasi mezzora, mi sono mangiato un paio di mandarini e.. forza, dai... in piedi!
Prima un passo e poi un altro ma... nella direzione sbagliata!!!
Sto salendo invece di scendere al rifugio.
Pian pianino mi accorgo di prendere il ritmo e di salire quasi senza fatica! Forse non velocissimo ma regolare. Adesso sbuco dal bosco e via la giaccavento e il pile, rimango in maglietta.
Sto bene.
Flint continua a ridere ma adesso e' per la soddisfazione, stavolta lo sento contento di me ("il biund non si arrende" dira' poi Coni). Ora il sentiero e' roccioso e anche divertente; tralascio una scorciatoia che potrebbe magari portarmi a ridosso degli altri, e' un po' pericolosa e preferisco non rischiare visto che sono da solo.
Gli altri..
Gia', chissa dove sono arrivati, andavano su' come degli stambecchi.
Incontro gente che scende, sorpasso una coppia attempata sul tratto dove c'e' da usare anche le mani, scollino e, oltre la svolta, eccolo la':
l'Azzoni, tutto rosso e splendente nel sole!!!
L'ultimo pezzo e' da paura ma ormai ho preso il ritmo e vado su davvero tranqui.
Sono al rifugio.
Un mare di gente, sembra si siano dati tutti appuntamento qui.
Nessuna traccia degli altri due.
Salgo alla croce di cima ed eccoli li', gia' rifocillati e pimpanti. Li raggiungo, mi cambio e mangio qualcosina. Quattro foto e poi giu' all'Azzoni per un the' + classico grappino: mela verde (stile Campus ma buonissima!!!) per me e Coni e liquirizia per l'Impastatore. Quattro chiacchiere con i compagni di tavolo e poi e' gia' l'ora di scendere: c'e' da rispettare l'impegno preso con Marcel.
Facendo due conti salta fuori che, comprese le soste, le due gazzelle ci hanno messo 2 ore e 20 minuti (Impressionanti!!!) e io 2h55... per 1200m di dislivello direi che non e' proprio male :-)Dentro di me Flint e' gia' li' che scrive e prende appunti.
La discesa e' molto veloce e stavolta tocca a Coni staccarsi un attimo... scende circospetto per via delle ginocchia... fa bene a stare attento!
In poco tempo raggiungiamo comunque il rifugio Stoppani, dove gli alpini, capeggiati da Marcel, si aggirano affamati... per un disguido non hanno potuto mangiare...
Secondo grappino (non all'altezza del primo purtroppo) e poi li raggiungiamo alla cappellina eretta in ricordo delle vittime del resegone. Da oggi ci sara' un nome nuovo: quello del cappellano del gruppo degli alpini, che la montagna ha voluto prendere con se' due anni fa. Un saluto veloce e poi riprendiamo la discesa verso il piazzale dove Dirt Blue ci aspetta.
Adesso il sole e' sparito, nascosto alla vista dalla nebbia che sale dalla pianura, e fa anche freddo.

Siamo giu'.

Birretta al ristoro. E i ricordi vanno alla stessa birra bevuta nel luogo ameno dove viene prodotta, qualche anno fa; e' strano come le cose della vita facciano larghi giri ma poi finiscano sempre per ritornare ad incrociare la tua strada.
Svegliamo Dirt e partiamo per la nostra dimora: stasera ci aspetta una reunion alla Crespi's House; incontro proposto e caldeggiato dalla Campbell Girl.
Siamo a casa presto, lascio gli altri, mi lavo via la fatica, preparo la chitarra:
Anche per stasera Flint il menestrello rimarra' a farmi compagnia.
Intanto la Sciura Lina, impareggiabile e mai abbastanza ringraziata, ha gia' preparato il locale che accogliera' la compagnia.

ore 20e30

Pian piano arrivano tutti alla spicciolata, con i soliti e graditissimi doni:
Little Jack e L'inquisitore, L'Elfa dei boschi, accompagnata per l'occasione dalla sorella&dolce meta', L'impastatore, Coni, Dav&Ele (coloro i quali mi hanno iniziato alla ferrata), il Geco e il Transilvanico, Rustions, Andre&Cri (la compagnia della recente missione nella bavarese terra), lo schivo L.
Penso di non aver dimenticato nessuno, altrimenti mi scuso ma la mia memoria di nano (come gia' ho avuto occasione di ammettere in altri tempi) non e' piu' quella di una volta, il tempo passa anche per noi.
Purtroppo Sorellina, a cui voglio un bene dell'anima, non ha potuto essere dei nostri ma spero potra' unirsi presto a noi, accompagnata dalla dolce meta' e dai suoi due stupendi gnomi :-)
La serata passa serena (almeno per me), tra foto, canzoni, cibo e vino ma soprattutto scaldata dal calore dell'amicizia.
Tiriamo notte.
Accompagno a casa l'Elfa e poi l'ultima ad andarsene e' proprio Colei che aveva proposto la reunion, legata da un vincolo di affetto profondo con la Sciura Lina.

ore 2e00

Adesso e' proprio ora di filare a letto, domani si lavora.
Come tocco le coperte ecco che Flint appare li' per terra: dorme gia' di brutto ma ha un sorriso soddisfatto.So che, almeno per un po', rimarra' con me e mi accompagnera' ancora in giro per montagne.
Buonanotte vecchio nano brontolone, buonanotte Flint.

Alla prossima,
Raf 

io, la montagna, la musica... insomma le solite cose!

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