tanto per dire qualcosa
martedì, aprile 13
  3/4 Aprile 2004 - Geco's Lair

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Indecisione e paura di fronte ai bianchi giganti....
poi l'elfo mi guardo' con quei suoi occhi a mandorla e disse:
"Lascia andare me, nano. Con le tue gambette corte e storte non arriverai mai in tempo, se mai ci arriverai..."
Noi nani delle colline non siamo mai stati troppo fini d'intelletto ma irascibili e testardi si'! Cosi' rimisi l'ascia nel fodero sulla schiena, mi calai in testa l'elmo ornato dalla criniera di un ippogrifo (e guai a chi dice che era solo un cavallo!!!) e partii...
Gambette corte si', ma forti ed instancabili.... umpf! dire a me che non ci sarei mai arrivato! ma chi si credeva di essere??!!
Sbollita la rabbia mi voltai indietro e lo vidi li', ad un paio di metri da me: mi seguiva sorridendo... anche stavolta mi aveva buggerato... come sempre nessuno di noi sarebbe rimasto indietro e saremmo arrivati su insieme.
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I giorni precedenti

Tutti alla Ratera per definire i dettagli della due giorni a casa del Geco.
I primi ad arrivare siamo proprio io, lei e il suo Doc (from Transilvania o giu' di li'...).
Alla spicciolata arrivano gli altri e alla fine manca solo Tex, che cmq sara' con noi nel WE.
Davanti alle fantastiche birre che Marco spilla con la solita maestria e dedizione viene deciso che non raggiungeremo la tana del Geco tutti assieme, gli impegni di ognuno faranno in modo che per tutta la giornata di sabato la ridente comunita' Walser di Gressoney vedra' arrivare le nostre macchinine cariche cariche di roba e di varia umanita'.
Il primo gruppo (io, Geco, Granpasso e Giacomino) partira' dalla Crespi's house piu' o meno alle 7e30... gli orari del Geco sono notoriamente elastici :-)))
Nel pomeriggio ci raggiungeranno Laurian (il transilvanico Doc del Geco) sulla sua White Point (si, insomma... una Punto bianca) e poi Ciurlus e Tex sulla Blue Run (anche qui... una Corsa blu).
Si decide per la spesa e per il menu'... pizzoccheri per il sabato sera, accompagnati da salumi e finiti con un bel vin brule' ("Ma tu lo sai fare?"; "Boh... mia mamma lo fa, chiedo a lei"; Laurian:"Da noi in Romania c'e qualcosa di simile... io lo so fare...").

2 Aprile - 17e30

Messaggio del Geco: "Ma conviene che lascio la macchina da te?"
"No, meglio se passo a prenderti alle 7"
"Come alle 7??!!"
"Alle 7, cosi' forse per le 7e30 riusciamo a partire..."

3 Aprile - 7e15

Il geco esce adesso dal portone... quarto d'ora canonico di ritardo. Andiamo verso casa mia dove abbiamo appuntamento con Andreone e Giacomino; arriviamo un po' prima delle 7e30 e il Geco: "ah, meno male... non sono ancora arrivati..."... Errore! sono gia' li che ci aspettano.
Si carica il pegiotto, decidiamo di mettere gli sci nel bagagliaio e alla fine siamo pronti a partire... a vederci si direbbe una bella settimana bianca invece dei due giorni programmati!!!
Viaggio tranquillo... finto la sosta per il pieno all'autogrill vicino a Viverone ma rimango "fuori traiettoria" (se entri nel parcheggio dei camion....) e non mi fermo... Andreone ha dormito poco... ieri era alla Ratera... come me del resto... pero' stoici, io alla guida e lui come navigatore, ci presentiamo all'uscita di Pont.
Finalmente riesco a fare il pieno e poi si attacca la salita verso Gressoney. Intanto e' da un po' che il Geco ha pronunciato la frase che Andreone si ricordera' per il resto dei suoi giorni: "Oh... finalmente! adesso la so! da adesso vi faccio da guida!". Infatti comincia a descrivere il percorso... peccato che Granpasso, come gia' detto, non abbia dormito niente e vorrebbe almeno riposarsi un po'... ogni volta che sta per appisolarsi il Geco riattacca e SBAM! ecco Andreone con gli occhi spalancati...
Si arriva cmq a Gressoney, parcheggio vicino alla Geco's Lair.... CARINA!!! anche se piuttosto gelida. Scarichiamo e poi cominciamo ad accendere il fuoco nella stufa... il campagnolo del gruppo sono io, quindi tocca a me... le fiamme fanno fatica pero' con un po' di pazienza penso che prenderanno ma... il Geco la pazienza l'ha lasciata a casa e: "Ci penso io!!!"... un'ora dopo e' ancora li' che fatica dietro alla stufa ma alla fine ce la fa....
Intanto usciamo e andiamo dalla Sciura per una tarda colazione: Birra e fetta di torta per tutti (c'e' la Menabrea alla spina... e' d'obbligo assaggiarla) tranne che per il Geco, che punta sull'acqua... asociale!
Rimane da decidere cosa fare oggi... ci informiamo sulle condizioni in quota e ci dicono che stanno lentamente migliorando... Andreone e Giacomino sono per lo sci, Eli tentenna mentre io ho gia' deciso che mi faro' se possibile una camminatina.
Alla fine anche Eli si convince e si unisce al partito di Granpasso e Little J.
Alla partenza della seggiovia mi informo se e' possibile ciaspolare e mi dicono che e' meglio di no, cosi' accompagno in quota gli altri, li guardo partire per la discesa e... mi fiondo al ristorante!
Polenta concia con salsicce, dolce, genepi' e caffe'; per placare la sete birra, anche qui Menabrea dell'anniversario, in bottiglia questa volta.
Riprendo la seggiovia e scendo a Gressoney.
Non ho sciato con gli altri perche', visto che ho giusto provato una volta, la neve marcia sarebbe stata troppo pericolosa per me e poi perche' oggi pomeriggio preferisco stare un po' da solo, devo pensare, devo mettere a posto un po' di cose (ma perche' ho sempre casini da sistemare??!!).
Faccio un po' il giro del paesello, il tempo di notare che le scritte sono in simil tedesco (questa e' l'ultima comunita' Walser) e non in patois (si scrive cosi'???!!!), di ritirare la cartina delle escursioni all'infopoint e via lungo il torrente. D'estate e' una camminata facile facile ma adesso la neve mi costringe a stare molto alto sul declivio, che tra l'altro scivola di brutto... mi diverto un mondo a cercare di non ruzzolare... piu' cresco piu' divento p...a!
Ad un certo punto devo per forza scendere a livello del torrente ma senza ciaspole non si puo' andare avanti... cosi' mi siedo su una roccia che affiora dalla neve e rimango li'... la strada e' la' in alto ma e' nascosta dagli alberi, i rumori giungono attutiti, quando giungono, e io guardo le montagne tuttintorno.
Finalmente raggiungo anche lo scopo per cui sono rimasto solo e prendo una decisione importante... spero solo di riuscire a mettere in pratica quello che ho deciso...
E' ora di ritornare su: salita da orgoglioni sulla scarpata e sbuco sulla strada asfaltata e... driiinnn... e' Giacomino che mi chiama e dice che stanno scendendo alla stazione della funivia; ci vedremo li', cosi' mi dirigo in paese, un po' piu' leggero di quando sono partito...

Seduto sul muretto aspetto di vederli scendere... arriva una bella figliola col babbo e subito dietro Giacomino e Andreone... ma... si conoscono??!! poco dopo arriva la massa di capelli rossi (parlo per invidia...) del Geco e... si'... si conoscono... presentazioni di rito... la ragazza e' un ex compagna di universita' del Geco... guarda te se bisogna venire a Gressoney per trovare una ragazza di Arezzo che ha studiato a Pisa insieme ad una di Varese che adesso abita ad Arluno... triangolazioni astrali che sicuramente avranno reconditi significati... che prima o poi magari riusciremo a discernere... (fermatemi! se no non la pianto piu' di sparare c@##@te!).
Si sono gia' accordati per trovarci stasera alla tana del Geco, purtroppo non sara' dei nostri per la cena ma ci raggiungera' dopo, in tempo per fare un po' di casino con la mia compagna piu' fedele...

Torniamo a casa, riattizziamo il fuoco e intanto arrivano Ciurlus e Tex con la spesa!
Si esce di nuovo a comprare il pane e poco dopo ci raggiunge anche il transilvanico Doc : cominciamo i preparativi per la cena.
Tutti intorno al tavolo... chi affetta, chi taglia il salame, chi scalda l'acqua... tutti sotto lo sguardo vigile di Chef Ciurlus. Si cerca l'aglio per i pizzoccheri ma la padrona di casa dice che non c'e' e cosi ripieghiamo sullo scalogno... trito io ma sembra che non vada mai bene! e e' troppo grosso e e' troppo forte... mah! alla fine risultera' che l'aglio c'era... ormai pero' ho lavorato sullo scalogno per venti minuti e allora usiamo quello!
Nel frattempo sono gia' volati via un paio di litrozzi, qualche fetta di salame, formaggio e... le pringles che il Geco ha fortemente voluto!
Ora di cena (piu' o meno le nove...).
I pizzoccheri si rivelano buonissimi... anche se con un forte sentore di scalogno :-) ... Complimenti cuochi!!!
Prima di prendere la 6 corde noi maschietti usciamo per un grappottino dalla Sciura, che pero' e' chiusa... dirottiamo quindi verso il bar di QuintinoSelliana memoria (quello della birra e della corsa verso le macchine... ricordate?).

Tornati all'ovile, pian pianino ci si scalda.. scopro che il Doc suona la chita... e si parte! non ho i soliti canzonieri... questi sono nuovi... frutto di uno scambio equo con un compagno di calcetto... quindi anche le canzoni non sono proprio le solite, almeno non tutte... iniziamo in maniera timida... quasi sottovoce... intanto arriva l'aretina e comincia a parlare fitto fitto con Eli e Tex... tutti e tre ex-studenti a Pisa...
Lentamente le voci si alzano, le ragazze e Tex si uniscono, passa il vin brule' e ingraniamo proprio bene! alla fine tiro fuori i "miei" cari negrita e.. scopro che l'aretina e' praticamente una loro vicina di casa... ne facciamo un paio loro ("ho imparato a sognare", "in un mare di noia") ma oggi vanno molto anche le canzoni in inglese: "hotel California" e... una su tutte che chi c'era si ricorda sicuramente :-))))
C'e' il tempo di fare anche l'inno del GVMI, con il sottoscritto che suggerisce le parole e con Tex e Ciurlus che fanno il controcanto... potere dell'alcol ma soprattutto dell'atmosfera che si respira in questa serata in montagna...
E' stato proprio bello vedere la gente seduta per terra a cantare... certe cose uniscono davvero... anche se, come al solito, sulle corde della mia fida Eko rimane sempre aggrappata un po' di malinconia... con tutti gli sforzi che faccio non se ne vuole andare via... va beh, almeno mi fa compagnia.
L'aretina ci lascia all'una ("mi chiude l'albergo...").. noi tiriamo le due/dueemmezza e poi via a letto, non prima di aver fatto almeno un po' di pulizia!
Dopo consulto plenario si decide per il Geco&Doc in the double room e noi cinque con i sacchi a pelo nella stanza della stufa, con la seguente formazione:
Dalla finestra:
sul letto Giacomino, Granpasso, il Vecchio Ramingo;
a terra Tex e Ciurlus.
Domani ci aspetta Cervinia...
Sveglia puntata alle 6e30!!! Bene! abbiamo dormito poco venerdi' su sabato e sembra che anche questa notte sara' la stessa cosa...

A dispetto delle fosche previsioni le misere quattro orette che ci concediamo passano davvero bene... dopo piccoli tentennamenti inziali prendiamo tutti sonno e...

4 Aprile - 6e30

Un cellulare! ah, no... e' la sveglia... o meglio... e' un cellulare puntato come sveglia... a quest'ora non sono in grado di connettere... Ciurlus spegne l'infame suoneria e mi giro dall'altra parte, sperando che la pigrizia vinca anche gli altri... sento Granpasso che fa lo stesso... ma qualcuno, ligio al dovere e con la voglia di sci, si alza come una molla... va beh, ce tocca... alziamoci dunque...
Si svegliano anche il Geco e il Doc.
Decidiamo per una colazione al bar ma prima buttiamo via gli avanzi... c'e' un bel piatto di salame e lonza... nessuno ha il coraggio di versarlo nella rumenta (rumenta is on the table...) cosi' impavido prendo in mano la situazione... Ciurlus si gira per non vedere tanto scempio e io... "non ce la faccio, ragazzi... dai Ciurlus prendine una fetta..."
Finiamo cosi' per fare colazione a base di... salame, lonza, pringles e vinello... (fogne!) :-))))
Pulizia di casa (il Geco, una settimana dopo: "mia mamma ha detto che abbiamo lasciato tutto in ordine e pulito!") e via verso Cervinia... solo che non ci arriviamo... a Valtournenche c'e' un grande striscione che dice: Impianti per Cervinia e Plateau Rosa.
Parcheggiamo al coperto (ma perche' non hanno messo nemmeno una luce?); tutti calzano gli scarponi da sci, tranne me e Ciurlus che decidiamo per una ciaspolata, se possibile...
Colazione al bar degli impianti, dove scopriamo di essere effettivamente ancora a Valtournenche e non a Cervinia e dove chiediamo informazioni per le ciaspole. Tra l'altro ragazzi, vi ricordate le uniche due montagne non innevate che stavano dietro al banco? :-))))
In maniera diversa ma sia il gruppo sci che quello ciaspole scoprono che da qui si puo' raggiungere il Plateau solo con gli sci ai piedi... decidiamo cosi' che io Ciurlus riprenderemo il pegiotto e saliremo a Cervinia, da dove partiremo per quella che speriamo sia un orgoglionata.
Quindi da adesso le nostre strade si dividono... dell'altro gruppo so che si sono incontrati con altri, membri e non del GVMI, e hanno sciato tutti assieme, trovando una giornata e la neve fantastiche (beh, la giornata e' la stessa che abbiamo trovato noi... ovviamente...). Li reincontreremo nel tardo pomeriggio all'ormai "abituale" bar degli impianti di Valtournenche, dove ci saluteremo e ripartiremo per casina in pianura (beh... il Geco e il Doc hanno dovuto fare una puntatina a Gressoney... ma questa e' un'altra storia :-) ).
Per quanto ci riguarda, io e Ciurlus, dopo aver penato per trovare parcheggio (ragazzi, ma Cervinia e' proprio brutta!!!) ci fiondiamo in una sala da the' (???!!!) per un paio di grappotti... ci vuole carica per quello che abbiamo in mente... noleggio di ciaspole, coda agli impianti (24euro... LADRI!!!!!) e finalmente alle 12e15 sbuchiamo ai 3500m del Plateau!!!
Qui comincia la storia nella storia.....

La leggenda del nano e dell'elfo

...o se preferite del Vecchio Ramingo e dell'Inquisitore, il tempo e la tradizione orale cambiano spesso i personaggi ma il succo della storia rimane sempre quello...

Serpeggia una voce nei corridoi e alle macchine del caffe'... striscia dentro e fuori dai documenti... fa capolino nella posta elettronica... i membri GVMI se la sussurrano a bassa voce, nessuno sicuro della realta' della vicenda, ma tutti convinti che un fondo di verita' ci sia.
La storia narra di come, in una domenica di inizio aprile, con il sole che gia' aveva passato lo zenit, due losche figure si affacciassero sulla bianca distesa di cio' che dai piu' e' conosciuto come Plateau Rosa.
Divisi dal gruppo e pronti a tutto i due erano decisi a raggiungere la meta prefissata:
il punto piu' alto sulle montagne d'Italia mai raggiunto a piedi da un membro del GVMI.
Il nano aveva posato per una volta l'armatura e l'elfo avanzava leggero e silenzioso come al solito.
Superato il primo bieco guardiano della porta, che in tutti i modi aveva cercato di fermarli, i due attaccarono la salita galleggiando su quel mare bianco, incuranti degli sguardi curiosi e divertiti di quanti si affidavano alla tecnologia per arrivare al secondo posto di guardia.
Raggiunta anche questa casupola e vinta la sfida a sciarade proposta dal secondo e ultimo guardiano (che, detto fra noi, non capiva un c@##o di italiano n.d.r.) i nostri ripresero il pendio, ritrovandosi subito soli: qui, alle porte del cielo, nessuno osava avvicinarsi... ma i due avevano una missione da compiere e come sempre l'avrebbero portata a termine.
Orientandosi con le cime di monti semi-sconosciuti (e anche con la traccia di un gatto delle nevi, ma questo e' meglio non dirlo...) e con il sole, richiamati dall'ululare del vento sulla cima, i due avanzavano, insensibili alla stanchezza e all'altitudine che cercava di rendere il tutto piu' difficile...
Ormai erano due puntini colorati su una sola immensa distesa bianca di neve e azzurra di ghiaccio... due puntini che si muovevano lentamente ma inesorabilmente verso la meta.
E alla fine eccola: La capanna dell'oracolo della Gobba di Rollin, che in un ultimo tentativo di far fallire la missione, portava impresso un 3899m che sapeva tanto di beffa; ma gli dei del bene non avevano ancora abbandonato il GVMI e dal nulla ecco apparire una piccola scala, alta a sufficienza per consentire ai due, cosi' diversi di razza ma in fondo cosi' simili, di raggiungere la meta!
Nessun premio tangibile ma la sensazione che cresceva nel nano e, sono pronto a scommettere, anche nell'Elfo era una ricompensa gia' sufficiente.
I due potevano ora iniziare la discesa verso i rumori del mondo, mentre il ghiaccio pareva a volte farsi ostile, anche se lo avevano affrontato con rispetto e timore.
Per una volta era con piacere (e un leggero mal di testa) che i due loschi figuri tornavano nel mondo reale, mischiandosi e confondendosi con la gente che affollava le piste del Plateau, portandosi pero' dentro quella percezione di un mondo ai margini della realta', che tutti possiamo toccare e dove tutti possiamo essere nani, elfi, draghi o eroi... per un giorno.



Bellissimo WE.
Un grazie di cuore al Geco per aver offerto la sua tana e per aver promesso di rifarlo, quando la neve se ne sara' andata e i sentieri faranno sentire il loro richiamo.
Personalmente mi e' piaciuta tantissimo la serata di sabato, con le canzoni e l'atmosfera di amicizia che si respirava.
Il giorno dopo... beh... penso sia stato stupendo per tutti (anche se poi sono tornato a casa con il mal di testa e mi sono visto l'inter farsi beffe della juve, ma anche questa e' un'altra storia....).
La palma di MotD stavolta non vorrei assegnarla, questo era un WE atipico per il GVMI.
Colonna sonora... anche qui rompo la tradizione e non cito titolo e autore ma... "Ooooooh lllllife!!!".

Alla prossima Ragazzi!!!
Flint
 

io, la montagna, la musica... insomma le solite cose!

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