tanto per dire qualcosa
giovedì, giugno 3
  16 Maggio 2004 - Rifugio Piancavallone

Metti che c'e' ancora neve a bassa quota.
Metti che il Bandera propone per l'ennesima volta la Valgrande.
Metti che Granpasso, dopo aver conquistato le altezze iberiche, ritorna negli italici lidi.
Metti che il pegiotto e' forse un po' troppo cicciotto per le strade che magari affronteremo ed ecco che:

La unomobile del Bandera entra nel cortile di casa Crespi, oggi e' quella rossa, l'altra ha raggiunto i limiti del pensionamento dopo anni di fedele servizio.
Come dei novelli Charlie's Angels, ma senza tette, io, Granpasso e Ciurlus ci fiondiamo a bordo e in un battibaleno siamo pronti a partire.
Navigatore Satellitare Bandera ci guida attraverso strade e stradine fino al casello di Vergiate, dove imbocchiamo l'autostrada delle montagne di Gallarate (di Casciniana memoria...).
Veloci come lampi siamo gia' sulle rampe della Valgrande; strada facendo si e' deciso per la conquista del rifugio Piancavallone, partendo da Miazzina ("Chissa' se c'e' ancora la colonia di Cuggiono?".. c'e'... c'e'...). Un bivio malandrino ci porta fuori strada... ma e' un segno del destino, un bar appare ai nostri occhi di stanchi viandanti: COLAZIONE!!!!
Cappuccini, un consulto alla cartina del parco e riprendiamo la via, stavolta quella giusta.
La strada tira ma la unomobile fa il suo dovere, forse un po' di fatica nelle ripartenze agli stop :-)
Ecco il parcheggio! piazziamo la macchina, ci cambiamo (Bandera ha gli scarponi nuovi! anche lui si e' convertito alle scarpe da trekking...), imbocchiamo quello che crediamo sia il sentiero e invece ci porta solo ad una macchina dove due individui stanno... beh... ci siamo capiti...
Quindi ritorniamo sui nostri passi e ci rassegnamo a seguire a piedi la strada asfaltata. Scopriamo cosi' che, come al solito, ci siamo fermati al parcheggio piu' in basso, anche se e' meglio cosi': su e' gia' pieno.
Stavolta l'inizio del sentiero e' li' bello visibile e balzellon balzelloni iniziamo l'escursione vera e propria.
Si sale bene, prima in un boschetto e poi sul versante esposto e roccioso di un bel colle. Superiamo una bel gruppeto di persone che vanno su abbastanza lente, una ragazza sembra stravolta.. mah!!! sara' si' e no una mezzoretta che stiamo camminando.
Comunque procediamo imperterriti... la Valgrande e' proprio bella e la giornata altrettanto, chissa' che spettacolo da su!
Scolliniamo e cambiamo versante, qui la minor esposizione al sole fa si' che ci sia ancora un po' di neve ogni tanto e che il terreno sia umido e un po' "pantanoso".
Dopo la tirata iniziale adesso andiamo via piu' in piano anche se la pacchia dura poco: c'e' una casupola la' in alto ma per raggiungerla c'e' una bella rampa... va beh... ce tocca.

"sara' il rifugio?"
"mah, mi sembra un po' troppo presto"
"boh, e cmq non vedo la bandiera..."

Infatti non e' il rifugio, o meglio... lo era, adesso e' diroccato.. quello nuovo e' indicato da una freccia sul muro e.. eccolo la' che si vede... un po' piu' in basso... mancheranno ancora una decina di minuti.
Anche qui neve e passaggio in costa fino a raggiungere una cappellina, dove troviamo un po' di gente ("ma questi non salutano...") e un paio di Beppe, che pero' non si lasciano accarezzare.
Il rifugio e' appena qui sotto... mentre dalla cappellina parte una rampetta verso la sommita' di questo monte (non mi ricordo come si chiama...), dove si intravede una croce.
Decidiamo per la discesa al rifugio. Il programma prevede pranzo frugale a base di panini e frutta e immancabile genepi' finale, infatti:
"ragazzi, io non ce li ho i panini, voi fate quello che volete", lascio a voi indovinare di chi sia stata questa frase, posso solo dirvi che io i panini ce li avevo e che invece e' arcinota l'avversione degli Elfi e degli Inquisitori per questo tipo di nutrimento... e se uno e' sia elfo che inquisitore...
Fatto sta che ci ritroviamo, dopo aver mangiato cmq i panini, tutti e quattro attorno ad un tavolo con polenta e spezzatino e polenta e formaggio, solito litrozzo di vino e liquorame vario.

Cosi' tranquillizzato e soddisfatto il nostro pancino e con ancora in mente l'impresa immane dello Zerbion (chi c'era sa...)... attacchiamo la salita alla croce della cima, sperando che non sia un Calvario :-)))

Il tutto si rivela molto piu' tranquillo del previsto, tanto che, una volta su, decidiamo di non fermarci e di raggiungere "quella cima la'", tutta in cresta, niente dislivello ma... lunga... bestia se lunga...
Per strada perdiamo l'elfo che preferisce tornarsene nei pressi della croce e addormentarsi, baciato dal sole che intanto continua a risplendere ed a illuminare la nostra impresa.
Una volta raggiunta "quella cima la'" ci troviamo un ragazzo e una ragazza che... mi sa che prima che arrivassimo stavano... ma... saranno mica quelli della macchina di prima???!!!
Cmq...
Il panorama e' incredibile, il verbano si estende in tutto il suo splendore sotto di noi... solita discussione sulle piste della Malpensa ("si', dai.. sono quelle la'... se fosse piu limpido si vedrebbero le ciminiere di Turbigo..") e torniamo anche noi alla croce.
Come detto l'elfo e' gia spaparanzato e viene subito imitato dal Bandi e da Granpasso (foto in coda al blog), il vostro caro Vecchio Ramingo invece non riesce proprio a star fermo, cosi' ne approfitto per girare un po' intorno: quattro foto, la firma del libro di vetta e poi e' ora di tornare a svegliare i tre baldi giovani e di intraprendere il sentiero del ritorno.
Al solito partiamo lenti e responsabili e poi... giu' di corsa! ricompattiamo il gruppo alla tappa intermedia, dove incontriamo quelli di stamattina (e c'e' sempre quella che sembra stravolta... pero' simpatica!).
Si riparte ancora e, rimbalzando di roccia in roccia, giocando a salto in lungo sui canali di scolo e cercando di non "andare la' come un salame", raggiungiamo alla spicciolata il parcheggio alto.
C'e' un casino di gente, ricompattiamo il gruppo e poi, stavolta con calma, scendiamo alla macchina.
Un cambio abiti, un sorso d'acqua e ci rifiondiamo sulla unomobile per affrontare il ritorno.
Si arriva a casa, saluti, doccia e poi vado a prendere la capretta che anche stasera si fermera' a cena da me, visto che poi si raterera' per un bel tortino al cioccolato...
C'e' anche nell'aria l'idea di rifare un Crespi's party, vedremo se la prossima domenica o appena dopo...

Giornata con meteo e panorami stupendi! ci sono le foto a dimostrarlo.
Di noi quattro e' inutile parlare, ormai ci conosciamo benissimo e ci troviamo alla grande... meno male che, a turno, c'e' sempre qualcuno che "aborre" i panini e ci "costringe" a cercare conforto nel cibo dei rifugi :-))))

"e tutto va
come deve andare
o perlomeno me lo auguro..."

Grazie a tutti e tre,
Flint

 Posted by Hello
 

io, la montagna, la musica... insomma le solite cose!

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